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SAVONA


edificio antisismico

L’INTERA AREA È CLASSIFICATA «3» NELLA SCALA DI PERICOLOSITA’
Rischio terremoti per ventisette comuni savonesi


Sono 27 i Comuni della Provincia di Savona, classificati come «zona 3» dal dipartimento di Protezione civile, che ha tracciato la nuova mappa dei comuni a rischio sismico. La mappa, che distingue le località in 4 tipologie, dalla più elevata («zona 1») alla meno («zona 4»), sarà pubblicata a giorni sulla gazzetta ufficiale. «In questi comuni dovranno essere applicate le norme di progettazione antisismica, che saranno facoltative nel regime transitorio fino al settembre 2004, ed obbligatorie dopo tale data. Le Regioni avranno facoltà di modificare ulteriormente questa mappatura. “Ritengo comunque che eventuali modifiche dovrebbero estendere il territorio indicato a rischio sismico, considerato che il disastroso terremoto nell’Imperiese del 23 febbraio 1887 aveva prodotto danni ingenti anche nel centro di Savona “- ha spiegato l'assessore provinciale alla protezione civile Alessandro Scarpati. I Comuni interessati alla nuova normativa, compresi nel tratto di costa da Andora a Borgio Verezzi e relativo entroterra, sono: Alassio, Albenga, Andora, Arnasco, Balestrino, Boissano, Borghetto SS., Borgio Verezzi, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio, Ceriale, Cisano, Erli, Garlenda, Laigueglia, Loano, Nasino, Onzo, Ortovero, Pietra Ligure, Stellanello, Testico, Toirano, Vendone, Villanova d’Albenga e Zuccarello. «La Provincia di Savona si era già attivata per inserire sia nel Piano territoriale di coordinamento di prossima adozione, sia nel Programma provinciale di protezione civile, una norma che prevedeva l’obbligo di redazione di indagini geologiche in prospettiva sismica a corredo dei Piani urbanistici comunali di alcuni comuni del ponente ritenuti a rischio sismico. Ora la nuova mappatura del Dipartimento rende obbligatorio tale adempimento», ha proseguito Scarpati. E ha poi aggiunto: «Le nuove norme di progettazione antisismica imporranno che le opere edilizie vengano progettate in modo da poter sopportare le sollecitazioni indotte dai terremoti. Si prevedono quindi maggiori costi di costruzione per una percentuale media del 10 per cento, a vantaggio di una maggiore sicurezza della popolazione. Dovrà essere verificata la sicurezza degli edifici pubblici o privati esistenti che comportino concentrazione di persone, dalle scuole ai supermercati, e delle opere infrastrutturali». Ha concluso l'assessore provinciale: «Nel caso di un forte sisma localizzato nel ponente ligure, con interruzione in più punti della via Aurelia, l’autostrada Genova-Ventimiglia, unica via di comunicazione strategica, dovrà necessariamente avere viadotti verificati con criteri antisismici».